domenica 19 luglio 2009

Cannibalismo tribale


Il cannibalismo è esistito ed esiste e si può distinguere in tre categorie: Cannibalismo alimentare: quello effettuato per necessità alimentari. Di fatto avviene solo in casi necessità estrema.
Cannibalismo rituale: Consiste nel mangiare parti simboliche del corpo umano a scopo magico o religioso.
Pseudo-cannibalismo: ovvero pratiche non cannibali, o non necessariamente cannibali, connesse al culto dei morti che possono lasciare tracce affini a quelle di una macellazione. Ad esempio la scarnificazione dei corpi dei defunti. Il cannibalismo è ed è stato presente in varie culture, anche molto distanti fra loro.
Può quindi assumere significati diversi, sebbene tipicamente riguardi la trasmissione di virtù dai morti ai vivi o l'esorcizzazione dello spirito del morto. Si ritiene che sia presente sin dai primordi della storia umana ed è stato praticato fino all'epoca contemporanea.I popoli malesiani sono noti per aver praticato cannibalismo, fino all'inizio del XX secolo, ad esempio come segno di offesa verso la tribù nemica o per "assorbire" le qualità del defunto.
È ancora tutt'oggi praticata dalla setta indù degli Agori, che consumano le carni dei cadaveri abbandonati sulle acque del fiume Gange nella credenza di allontanare la vecchiaia.

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